Festeggiare il Nuovo Anno cinese in Giappone 中華街
L'anno del cavallo arriva al galoppo
Le Chinatown giapponesi sono in gran fermento: da Yokohama a Nagasaki tutti preparano attivamente il Nuovo Anno (inizio: 31 Gennaio 2014) tra danze di leoni e celebrazioni dell'anno del cavallo.
Yokohama chûkagai
Yokohama - la seconda città dell'Arcipelago con 3,7 milioni di abitanti - ospita anche la più grande Chinatown d'Asia. Dopo la riapertura dei porti giapponesi, il numero di immigrati cinesi è aumentato fino a portare alla creazione del chûkagai (chinatown) nel 1859.
Appena usciti dalla stazione Ishikawacho, ci troviamo di fronte ad una delle dieci porte che delimitano il quartiere (ciascuna di esse corrisponde ai principi del Feng Shui). Per festeggiare il nuovo anno, numerosi cinesi si recano al tempio Kantei-byo, dedicato al Dio della guerra Guan-Yu, ed esprimono i loro desideri bruciando il tradizionale incenso.
Le festività si prolungano per due settimane dal 31 Gennaio al 14 Febbraio, durante le quali numerosi eventi come parate, danze o canti sono programmati.
Kobe chûkagai
Più recente che la sua cugina di Yokohama, la Chinatown di Kobe si è formata nel 1868.
Oggi centro della comunità cinese del Kansai e punto forte della città di Kobe, il quartiere fu inizialmente sviluppato dai mercanti cinesi installatisi presso il porto dopo la riapertura del paese agli stranieri. Queste "genti di Nankin" hanno dato alla Chinatown di Kobe il suo nome attuale, Nankinmachi, ovvero "città di Nankin".
Malgrado le distruzioni successive di Nankinmachi, i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e il terremoto del 1995, il quartiere si è sempre velocemente ricostituito. Attualmente, più di 10000 persone risiedono nella Chinatown di Kobe.
Per la celebrazione del nuovo anno, le festività di Kobe cominciano il mattino del 31 Gennaio con uno spettacolo di danza acrobatica cinese.
Nagasaki chûkagai
È la più antica Chinatown del Giappone. Concentrato in 200 m², tra il XV ed il XIX secolo il quartiere era il luogo di residenza di numerosi marinai e mercanti cinesi che commerciavano con il Giappone. Durante il periodo del Sakoku, chiusura del paese per impedire il diffondersi degli influssi occidentali e del cristianesimo, Nagasaki era il solo porto aperto agli stranieri. Le regole erano ferree. Nessun cinese era autorizzato ad uscire dal perimetro delimitato dai guardiani della città. Una zona che costituisce attualmente la Chinatown più dinamica del Giappone.
Questo quartiere di Nagasaki è rinomato per il festival delle lanterne per il nuovo anno cinese. La strada principale viene invasa da circa 15000 lanterne sulle quali sono rappresentati gli animali dello zodiaco.